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Romano, S., Marcheselli, M., & Mauri, M. (2008). Evaluation of polychaetes, "perinereis cultrifera" (grube, 1840), as indicators of heavy metal variability in sediment. Scientific Research and Safeguarding of Venice, Corila Research Program 2006 Results, VI, 179–190. 
Added by: Dott. Alessandro Meggiato (28/05/2014 16:19:53)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Romano2008
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Categorie: General
Keywords: extend abstract corila, inquinamento, processi ambientali - Environmental Processes, sedimentologia
Creatori: Marcheselli, Mauri, Romano
Collezione: Scientific Research and Safeguarding of Venice, Corila Research Program 2006 Results
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Abstract     
La capacità del polichete Perinereis cultrifera (Grube, 1840) di segnalare variazioni della disponibilità di metalli nel sedimento è stata valutata con un approccio di laboratorio a breve termine. A tal scopo esemplari di un sito di riferimento sono stati sperimentalmente esposti fino a un massimo di 14 giorni a fango naturale con contaminazione da Cd, Cu e Zn maggiore rispetto a quella del sedimento originario (esperimento di bioaccumulo) e a una matrice simulante il sedimento originario ma priva di contaminanti (sedimento-controllo) (esperimento di depurazione). La risposta biologica è stata valutata in termini di metallo corporeo e biomarkers di stress generico quali hsp60 e hsp70.
I risultati hanno indicato che, in sedimenti che presentano una concentrazione di Cd e Zn dieci volte più alta e valori di Cu circa doppi rispetto al sedimento nativo, P. cultrifera mostra per Cd una netta fase di bioaccumulo, al contrario di Cu e Zn che non variano significativamente rispetto alle concentrazioni iniziali.
Gli organismi mantenuti nel sedimento-controllo mostrano un diverso andamento per Cd e Cu, che non sembrano variare nel tempo, rispetto a Zn che risulta invece in diminuzione. Questi comportamenti potrebbero essere legati al diverso significato metabolico, alle diverse modalità di immagazzinamento e alle diverse vie di detossificazione di questi tre metalli nei policheti nereidi.
Gli organismi esposti al sedimento naturale mostrano inoltre un incremento dell’espressione di hsp60 e hsp70 già a 3 giorni di esposizione, mentre gli esemplari mantenuti nel sedimento privo di contaminanti mantengono livelli di hsp60 e hsp70 costanti.
Questi risultati preliminari indicano che P. cultrifera è in grado di modificare il contenuto corporeo di metalli in risposta a variazioni della loro disponibilità nei sedimenti. Ciò avviene in relazione alla capacità di regolazione specifica per ogni metallo e può comportare l’attivazione di meccanismi di riparo con conseguenti segnali di stress.

The ability of the polychaete Perinereis cultrifera (Grube, 1840) to highlight variations in the sediment metals availability was assessed by a short-term laboratory experiment. Specimens from a reference site were experimentally exposed for a period of 14 days to a natural mud characterized by a heavier contamination in Cd, Cu and Zn in comparison to the native sediment (bioaccumulation experiment) and to an artificial exposure-media depicting the native sediment, but devoid of contaminants (depuration experiment). Our results indicated that P. cultrifera exposed to sediments with a tenfold higher Cd and Zn concentration and to twofold higher Cu values than the native sediment, shows for Cd a clear bioaccumulation phase, while Cu and Zn do not vary significantly. The individuals reared in the control-sediment show a different trend for Cd and Cu, which remain constant, in respect to Zn whose
concentration decreases over the 14 day period. Such behaviour could be due to the different metabolic features, storing ways and detoxification paths of these three metals in nereid polychaetes. Moreover, the specimens exposed to the natural contaminated sediment showed an increased hsp60 and hsp70 expression after only 3 days. On the contrary the hsp60 and hsp70 levels of the specimens maintained in the uncontaminated media remained constant. These preliminary results indicate that P. cultrifera is capable of modifying his metal body burden as a response to the variations on metal availability in sediments.
This feature is related to their capacity to regulate, which is specific for every metal, and can involve the activation of repair mechanisms and thereby stress signals.


Added by: Dott. Alessandro Meggiato  
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